Anticipare l'uscita dal mondo del lavoro senza dover affrontare il peso di una condizione lavorativa che, con l’avanzare dell’età, può diventare insostenibile. È quanto accaduto a un lavoratore di Roccabernarda, iscritto alla Cassa Edile di CZ KR VV, che, a 64 anni, è andato in pensione grazie al sostegno della Fillea CGIL di CZ KR VV, attraverso un accompagnamento sostenibile e vantaggioso nella fase di transizione.
Il lavoratore, che per 30 anni ha operato nei cantieri, è stato esposto alla fatica, alle alte temperature estive e al freddo invernale. Molti edili arrivano a un punto in cui non sono più in grado di svolgere mansioni pesanti, ma si trovano ancora lontani dall’età pensionabile. “Siamo riusciti a riconoscere concretamente queste difficoltà e a fornire risposte adeguate. Questo è stato possibile grazie a un accompagnamento verso la pensione, senza dover affrontare un processo di pensionamento forzato e spesso insostenibile, in particolare per chi ha svolto mansioni fisicamente gravose. In questo modo, evitiamo incertezze economiche, garantendo un sostegno durante la transizione verso la pensione”. A spiegarlo è Simone Celebre, segretario generale della Fillea CGIL Calabria, che illustra nel dettaglio come sia stato possibile applicare il Fondo Prepensionamento, istituito nelle casse edili attraverso la contrattazione nazionale.
“Il risultato concreto e tangibile è un miglioramento delle condizioni di vita per questo lavoratore, che, pur avendo accumulato anni di esperienza, non è più in grado di lavorare con le stesse capacità fisiche e non ha ancora diritto alla pensione”. Celebre precisa: “Grazie a questo fondo, questo lavoratore calabrese è riuscito a uscire prima dal mondo del lavoro senza subire danni economici prima di andare in pensione. Stiamo ricevendo altre richieste in merito. È una misura importante che riconosce le difficoltà del settore, soprattutto grazie al rinnovo del CCNL del 2022”.
Molti non sanno che “il prepensionamento istituito nelle casse edili rappresenta oggi uno strumento fondamentale per il settore delle costruzioni, in grado di rispondere alle difficoltà legate all’età lavorativa e alla salute degli operai. Infatti, attraverso la contrattazione collettiva, le Casse Edili hanno istituito questa misura per accompagnare gli operai verso il pensionamento, soprattutto per coloro che svolgono lavori fisicamente impegnativi e usuranti, e che trovano difficoltà a proseguire l’attività fino all’età pensionabile”.
“A dimostrazione del fatto che la contrattazione rappresenta uno strumento di protezione sociale, questa è una delle conquiste più importanti per il settore delle costruzioni. La misura ha una valenza solidale, in quanto è finanziata tramite i contributi versati dalle imprese, creando un sistema mutualistico che rappresenta un beneficio tangibile per i più anziani o in difficoltà. Tutto ciò consente agli edili di anticipare l'uscita dal mondo del lavoro, senza dover affrontare il peso di una condizione lavorativa che può diventare insostenibile con l’avanzare dell’età”.